sanoabitare17I nostri antenati costruivano le loro dimore utilizzando quello che la stessa natura gli offriva: le canne, le foglie e la paglia da impastare con il fango per costruire la sua capanna. Con questi materiali fu costruita la prima casa di Roma.
Per secoli la dimora dell’uomo non cambiò di molto. Poi vennero impiegati materiali più solidi come il legno, la pietra, i mattoni di argilla cotta, ma pur sempre prodotti della natura e soprattutto reperibili sul luogo e quindi più adatti alle condizioni climatiche della zona.
La casa nasceva dalla natura e ne era parte integrante. Quelle sì che potevano definirsi “case ecologiche”!
Oggi case e ambiente non vanno più d’accordo perché l’uomo, con grande disinvoltura, è entrato in conflitto con la natura, e la sua abitazione è ben lontana dalla dimora ecologica del passato.
La natura è stata sostituita dalla chimica e dalla tecnologia.
Ma ormai da tutta una serie di discipline come la medicina, la geo-biologia, l’architettura, la termodinamica, la fisica elettromagnetica, sono arrivati allarmi che riguardano le nostre abitazioni, specialmente quelle costruite dal dopoguerra a oggi, dove l’uso e l’abuso dei materiali sintetici poco adatti all’abitare hanno creato rilevanti danni sanitari e gravi problemi socio ambientali.
Le nostre case,dunque, sempre più sigillate, lucidate, disinfettate e accuratamente separate dall’ambiente esterno, si sono riempite di un insieme di componenti e prodotti sintetici che generano inquinamento interno.
Il cemento, l’acciaio, la plastica, le tinture, le vernici, le lacche, gli arredi sintetici, i prodotti per la pulizia, il rumore, la radioattività, l’elettromagnetismo sono i veri inquilini delle case moderne.
Si sospetta che molte allergie, emicranie, insonnie, stati di stanchezza, irritabilità, stress o altri disturbi siano legati al cosiddetto “inquinamento indoor”.
Dal punto di vista fisico la casa può essere considerata un contenitore in cui entra e esce un flusso di materia e di energia.
In entrata, oltre all’aria,il sole, l’elettricità e il calore del riscaldamento  abbiamo l’acqua del rubinetto, gli alimenti con i loro imballaggi, i prodotti chimici per la pulizia, i mobili, gli oggetti di ogni natura e provenienza, quali stoffe, vestiti, libri, giornali, medicinali , cosmetici, pile e tantissima plastica.
La materia in uscita è costituita dai rifiuti solidi e liquidi, dal calore che esce da porte, finestre e pareti, dall’illuminazione e dall’acqua di scarto delle tubature.
La quantità e la qualità di materia e di energia che circolano nel “ circuito-casa” determinano la compatibilità con l’ambiente e la salute delle persone che vivono all’interno di essa.
Infatti  la casa è come una terza pelle, dopo l’epidermide e i vestiti.
Il tipo e la forma di abitazione, i materiali con cui viene costruita, la disposizione e l’orientamento degli ambienti, l’arredamento, l’illuminazione, i colori, i suoni, e soprattutto le abitudini domestiche influiscono sulla nostra salute.
Vorrei stuzzicare la curiosità dei mie lettori su alcune consuetudini, su cui spesso non riflettiamo, ma che ci svelano qualche segreto solo se ci poniamo qualche semplice interrogativo.
Conoscete il motivo per cui la porta di casa non dovrebbe mai essere di fronte a quella del bagno?
Perché il numero delle sedie deve essere sempre pari e i divani e le poltrone non devono mai avere lo schienale rivolto verso la porta?
Vi siete mai chiesti come mai sul caminetto andrebbe messo uno specchio?
Lo sapevate che la posizione ideale del bagno è a nord e mai attigua alla cucina?
Sapete spiegarvi perché il letto deve avere la testata rivolta a nord, nord-ovest. Non deve stare sotto la finestra, e il fondo non essere allineato con la porta?
Se volete una risposta a questi, e molti altri … sarò lieta di soddisfare tutte le vostre curiosità sul sano abitare