Per comprendere il funzionamento di queste tecniche applicate sia a livelli base che molto avanzati (l’ipnosi viene utilizzata anche da medici specializzati per rendere operabili pazienti che non possono essere sottoposti ad anestesia) è importante capire cosa succede all’interno del nostro cervello. In modo semplice e con la massima umiltà scrivo ciò che ho appreso da un grande neuropsichiatra con cui ho avuto l’occasione di collaborare e in base a tutti gli studi e corsi che ho seguito. In sostanza la nostra mente, ancora in buona parte sconosciuta, registra tutto ciò che succede e cataloga ogni informazione appresa.

Fino a qui direi che la cosa è conosciuta da tutti. Quello che spesso ignoriamo è il fatto che certi eventi, comportamenti, abitudini creano una sorta di percorso consolidato e di difficile deviazione all’interno della mente. Nascono delle “autostrade” di pensieri e, conseguentemente, di comportamenti difficilmente modificabili. L’immagine che utilizzo spesso nei miei corsi è la seguente: pensate di essere in bicicletta e che state percorrendo un sentiero particolarmente profondo come un fossato stretto. Anche se ci impegniamo, sarà difficile scalare la parete del fossato con una semplice pedalata e, in caso di scostamento dal sentiero, è molto facile tornare all’interno di esso perchè il sentiero è ormai consolidato. Ecco cosa succede. Nella mente sono presenti una quantità di sentieri (collegamenti e sinapsi) che ci permettono di avere automatismi in certe situazioni. Se da un certo punto di vista questa modalità è di aiuto nella vita quotidiana, se l’inferenza è dannosa, sarà complesso modificarla.

L’ipnosi e le meditazioni di riprogrammazione agiscono in questo campo. la mente non distingue bene la realtà da un evento immaginato ma vividamente sentito e lo cataloga come esperienza. Queste tecniche permettono di creare dei nuovi percorsi, più funzionali e consolidati dei precedenti, da poter uscire dal sentiero precedente e “viaggiare” nel nuovo sentiero, nella nuova sinapsi, nel nuovo comportamento che genera un nuovo automatismo. Questo vale, per esempio, per vari situazioni. Esperienze vividamente vissute sono situazioni all’interno delle quali tutti i sensi sono coinvolti. La tipologia di ipnosi (regressiva o no), ricostruttivista o meno, va a stimolare tutti i sensi attraverso ancoraggi (tecnica presa in prestito dalla PNL), immagini e rilassamento del corpo. Questo permette all’emisfero destro di collaborare lasciando a riposo l’emisfero sinistro essendo quello operativo e creando nuove abitudini mentali. Il risultato è un nuovo percorso mentale. Nella mia esperienza molti argomenti possono essere trattati in questo modo. Nello specifico ho ottenuto fantastici risultati con il protocollo “Dieta”, quello per smettere di fumare, eliminazione di traumi del passato e ansia, impotenza, gestione del dolore, ringiovanimento cellulare e tanto altro. Che dire, è una tecnica che adoro e che mi ha permesso di aiutare molte persone.

Un’altra considerazione importante da fare è che sono trattamenti che possono essere effettuati su da tutti senza controindicazioni ricevendo il proprio protocollo personalizzato. Si parla di argomenti e problematiche che, nella mente, restano in uno stato profondo di coscienza ma non necessitano di gestione a livello medico. Le tecniche mediche utilizzate da psicoterapeutici e medici del settore come EMDR e tanto altro sono nate fin dal dopoguerra per trattare lo stress post traumatico per i militari che rimanevano feriti o perdevano arti, per gestire il dolore dell’ “arto fantasma” , traumi gravi infantili o disturbi della personalità o disturbi mentali e, in questi casi come per l’anestesista, è ovvio che si necessita dell’intervento di uno specialista in medicina. Per questi casi, ho la fortuna di collaborare con uno specialista certificato EMDR che, se necessario, tratterà il problema in affiancamento alle meditazioni profonde di riprogrammazione.